Apprendere della scomparsa di Enrico Tavernini è stato un colpo doloroso e inatteso. La notizia mi ha profondamente scosso, lasciandomi incredulo davanti alla perdita di un uomo che ho avuto l’onore di conoscere da vicino, un bravo artista e un collega stimato.
Con Enrico ho condiviso momenti importanti sia sul piano umano che professionale. La nostra collaborazione è iniziata a Teatri Possibili a Trento, dove lui insegnava recitazione e io mi occupavo del corso di Musical, per poi proseguire alla scuola Metroart di Riva del Garda. Ricordo con affetto e ammirazione il nostro lavoro con l’opera per bambini “Il gatto con gli stivali” di Enrico Miaroma, una sua regia che mi aveva coinvolto come cantante. Un’esperienza che non solo ha dimostrato il suo talento come regista, ma che ci ha portato a Londra, dove il suo lavoro è stato accolto con entusiasmo.
Enrico era un uomo che sapeva illuminare ogni progetto che toccava. La sua energia creativa, il suo amore per il teatro e la sua capacità di emozionare attraverso le arti performative hanno lasciato un’impronta indelebile. Era un artista a tutto tondo, ma soprattutto una persona generosa, pronta a condividere la sua passione e il suo talento con gli altri, specie con i più piccoli.
Non posso non ricordare anche il legame con la sua famiglia, che conosco da quando sono piccolo: sua madre cantava nel coro della chiesa di San Giuseppe a Riva del Garda quando lo dirigevo. Questi legami rendono la sua scomparsa ancora più dolorosa e personale.
Da parte mia e del sindaco Alessandro Betta, che ha avuto modo di apprezzare qualche pensiero con Enrico proprio in occasione dell’ultima cerimonia dei Martiri del 28 giugno, esprimiamo il nostro più sincero cordoglio alla famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. La comunità di Arco, e non solo, perde un artista e un uomo di grande valore. Ci uniamo al dolore di chi oggi piange la sua perdita, consapevoli che il suo spirito creativo continuerà a vivere nelle opere che ci ha lasciato e nei cuori di chi lo ha conosciuto.