Guido Trebo


Il 12 giugno scorso è stato una giorno particolarmente speciale in ufficio, uno di quelli che rimarranno a lungo nel mio cuore. L’Associazione Nazionale Bersaglieri è venuta a trovarmi per consegnarmi una targa commemorativa in occasione del centenario della fondazione dell’ente.


La Galleria Segantini di Arco accoglie i delegati del Trentino Alto Adige

La targa, dedicata alla Città di Arco, rappresenta un importante riconoscimento e sono stato profondamente onorato di riceverla a nome della nostra comunità. La presenza di illustri rappresentanti dell’Associazione ha reso l’evento ancora più solenne e toccante. Tra gli ospiti c’erano Salvatore Biondolillo, presidente regionale Trentino Alto Adige, Mario Menegatti, vice presidente Trentino Alto Adige, Michele Migliarini, presidente della sezione di Trento, e i consiglieri di sezione Silvano Cassini, Gianni Peder e Mario Paolone.

Ci siamo incontrati in Galleria Segantini, il luogo più prezioso della nostra Città, che custodisce la nostra collezione di dipinti del famoso pittore divisionista e che in questo momento sta ospitando la mostra “Il poema universale”, con 40 tele di Giovanni Segantini ispirate dalla natura alpina provenienti dai più importanti musei europei.

L’incontro ha avuto un significato particolare per me, quasi come ritrovare dei parenti lontani. L’emozione era palpabile e il mio pensiero è andato subito a mio nonno, che non ho avuto la fortuna di conoscere, perché venuto a mancare qualche mese prima della mia nascita, e che in gioventù era stato un fiero Bersagliere. La sua immagine in uniforme era sempre stata una presenza importante nella casa di mia nonna Anna. Mio nonno Egidio aveva appeso la sua foto vestito da Bersagliere nel posto d’onore, in fondo al corridoio principale, direttamente di fronte alla porta d’ingresso. Chiunque varcasse l’uscio di casa poteva immediatamente vedere quel ritratto, simbolo di orgoglio e di affetto. Sotto la foto, c’era un piatto a sbalzo sul rame che ritraeva la Torre degli Asinelli, probabilmente un altro ricordo della sua vita militare. Quest’immagine e il piatto erano tanto importanti che mia nonna non osò mai spostarli, nemmeno anni dopo la morte di mio nonno. Erano una preziosa reliquia, un simbolo di rispetto e amore che rimase intatto nel tempo. 

Ricevere oggi questa targa, proprio in memoria di un passato così significativo, ha rafforzato in me il legame con la storia familiare e con l’Associazione Bersaglieri. Ho sentito una profonda connessione con mio nonno e con i valori che lui, e tanti altri Bersaglieri, hanno rappresentato e rappresentano tutt’oggi. La targa non è solo il simbolo del centenario dell’Associazione, ma un vero e proprio ponte che collega le generazioni, un legame che attraversa il tempo e lo spazio.

Voglio esprimere il mio più sentito, commosso, ringraziamento a Salvatore Biondolillo, Mario Menegatti, Michele Migliarini, Silvano Cassini, Gianni Peder e Mario Paolone per avermi onorato con la loro presenza e per avermi portato questo prezioso dono. Questo incontro ha rinvigorito in me un senso di appartenenza e di gratitudine che non dimenticherò mai.