Questa mattina ci siamo incontrati con alcune classi delle Primarie e delle Secondarie di primo grado della nostra città per celebrare una festa per noi davvero importante: la Giornata dell’Europa.
È un giorno in cui riflettiamo sulla pace, sull’unità e sulla collaborazione che caratterizza il continente europeo. Ogni anno, il 9 maggio, commemoriamo l’anniversario della storica dichiarazione di Robert Schuman, il ministro degli Esteri francese, che nel lontano 1950 propose un’idea rivoluzionaria: unire le nazioni europee in una collaborazione politica che avrebbe reso impossibile la guerra tra di loro.
Questa proposta, che all’epoca sembrava audace e avveniristica, è stata il seme da cui è germogliata l’Unione europea, una realtà che oggi tocca la vita di milioni di persone in Europa e nel mondo. La visione di Schuman non era solo quella di creare un mercato comune o di semplificare le procedure doganali, ma soprattutto quella di costruire un continente in cui la pace e la solidarietà fossero i pilastri fondamentali.
L’Unione europea, con i suoi successi e le sue sfide, è diventata una comunità di popoli che condivide valori, obiettivi e responsabilità comuni. Ogni giorno, grazie a questa collaborazione, siamo testimoni di progetti e iniziative che migliorano la vita di tutte e tutti noi: dalla protezione dell’ambiente alla promozione dei diritti umani, dalla ricerca scientifica alla cooperazione economica.
L’Europa però non è solo fatta di istituzioni e trattati. È fatta anche di persone, come gli alunni delle scuole che ho avuto il piacere di incontrare stamane, giovani che crescono in un mondo sempre più interconnesso e multiculturale. I nostri ragazzi sono il futuro dell’Europa, il loro impegno e la loro partecipazione sono fondamentali per costruire un continente ancora più forte e unito.
In questa Giornata dell’Europa, invito chi legge questo mio breve articolo a riflettere su cosa significhi essere cittadini europei. Significa essere aperti al dialogo e al confronto, rispettando le diversità e lavorando insieme per trovare soluzioni comuni ai problemi che ci circondano. Significa essere consapevoli dei nostri diritti, ma anche dei nostri doveri, verso la nostra Comunità e, ci tengo molto, verso le generazioni future.
Oggi, insieme all’Associazione Arco Obiettivo Europa che si occupa dei gemellaggi del nostro Comune, di cui ringrazio il direttivo e il presidente Maroni, abbiamo celebrato non solo la storia e i successi dell’Europa, ma anche il legame speciale che ci unisce ad altre città e comunità in tutto il continente. Questi gemellaggi sono simboli tangibili della solidarietà e dell’amicizia che caratterizzano l’Europa, e rappresentano un ponte tra culture, tradizioni e lingue diverse.
Voglio concludere questa mia piccola riflessione con una citazione di Robert Schuman che ci invita a guardare al futuro con speranza e determinazione: “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.” Siate i protagonisti di queste realizzazioni, portando avanti il sogno di un’Europa unita e pacifica!
Grazie per aver letto la mia piccola riflessione e buona Giornata dell’Europa a tutte e a tutti!